Trieste - I ponti del Canal Grande e James Joyce

Il Ponte Rosso, a metà canale, fu costruito per la prima volta in legno nel 1756, appena ultimata la costruzione del canale. Era allora l'unico ponte esistente, in quanto gli altri ponti vennero costruiti in epoche successive - Cronologia: - 1756 ponte in legno dipinto di rosso ( da cui il nome a tutta l'area di Ponterosso); - 1766 ponte in ferro che si apriva in mezzo: - 1832 ponte in ferro girevole largo appena 3,8 metri ( eseguito nelle officine dei fratelli Strudthoff e disegnato dall’arch. F. Bruyn). L’attuale ponte, progettato nel 1924 dall’impresa Mazorana, venne inaugurato nel settembre 1925. In quell’occasione venne apposta l’iscrizione, oggi scomparsa: «RICOSTRUITO E AMPLIATO / DAL COMUNE DI TRIESTE / ESSENDO SINDACO / IL DOTT. GIORGIO PITACCO / SETTEMBRE 1925 – A. III / ». Il ponte fisso in pietra è largo 12 metri e, all'epoca, era in grado di sopportare pure il passaggio del tram della linea 10.

Sui parapetti ai quattro estremi del Ponte Rosso ci sono quattro fanali che precedentemente ornavano la statua della Dedizione di Trieste all’Austria. che si trovava un tempo in piazza Libertà.
I quattro fanali si trovavano agli angoli dell’inferriata perimetrale che circondava il monumento,

Nel 1882, per celebrare la ricorrenza dei cinquecento anni dell’atto di devozione del porto giuliano alla Casa d’Asburgo, vennero costituiti un comitato esecutivo e un fondo per l’erezione di un monumento che vide la luce solo sette anni più tardi, il 25 marzo 1889. Per sfuggire all’ostilità e alle mire espansionistiche di Venezia, Trieste, nel 1382, aveva chiesto a Leopoldo III d’Asburgo di poter entrare a far parte dei suoi domini assicurando, in cambio, l’accettazione della sudditanza.
Progettato dallo scultore dalmata Ivan Rendic (Imotski 1849-Spalato 1932) il complesso monumentale venne collocato nel giardino della piazza antistante la stazione ferroviaria ma n
el 1919 con l'arrivo dell'Italia, il monumento fu rimosso e andà perduto, rimanendo solo i quattro fanali poi sistemati sul Ponte Rosso.

Sul Ponte Rosso, in memoria della sua permanenza in città, si trova la statua dello scrittore irlandese James Joyce
(opera dello scultore Nino Spagnoli nel 2004), .

James Augustine Aloysius Joyce (Dublino, 2 febbraio 1882 – Zurigo,
13 gennaio 1941) è stato uno scrittore, poeta e drammaturgo irlandese.

A sinistra:
Il Ponte Verde, all'inizio del canale, all'imbocco dal mare, fu costruito in ferro nel 1858. Gli fu affiancato nel 1904 un altro ponte, detto Ponte Bianco o Ponte Nuovo, sul quale passava la ferrovia che una volta collegava il porto vecchio al porto nuovo passando per le Rive. All'inizio del canale, a ridosso del ponte, si trova uno squero per la messa a secco e la manutenzione delle piccole imbarcazioni.
Il nome dei ponti deriva dal colore con cui erano dipinte in origine le loro strutture. All'epoca della loro costruzione i ponti erano girevoli o apribili, per permettere l’accesso al canale dei velieri per lo scarico delle merci. I ponti mobili furono successivamente sostituiti dagli attuali ponti fissi in muratura, che però consentono soltanto il passaggio di piccole imbarcazioni durante la bassa marea. Il Ponte Rosso fu sostituito nel 1925, e il Ponte Verde nel 1950. Con queste edificazioni il Ponte Verde e il Ponte Bianco divennero un'unica struttura.

Sopra e a destra:
Passaggio Joyce
(detto anche Ponte Curto): La nuova passerella pedonale lunga 25 m, posata sul canale il 4 dicembre 2012 ed inaugurata il 23 marzo 2013 collega Via Cassa di Risparmio con Via Trento. E' realizzata con una struttura in acciaio, parapetti in vetro infrangibile alti 120 cm e un corrimano su entrambi i lati, sotto al quale sono collocati dei corpi a led che illuminano il camminamento, rivestito in pietra di d'Istria e acciaio. A causa di un presunto errore di misurazione della larghezza del canale la nuova passerella è stata anche protagonista a seguito di un'azione goliardica della S.O.T. (Sorta di Organizzazione Triestina) in collaborazione con la Associazione Iazadi, in perfetto stile "amici miei" mediante delle funi sono state avvicinate le sponde del canal grande. La notizia è stata ripresa dai principali organi di stampa e tg nazionali, va chiarito che si è trattato evidentemente di una zingarata a tutti gli effetti.




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